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Rimozioni. Operaie ribelli nell'Urss di Stalin

Spesso le rivendicazioni femminili sono presentate senza legami con le questioni lavorative. Eppure non ci sono problemi di genere che non siano anche problemi di classe e viceversa. Anche le vicende delle operaie sovietiche ce lo dimostrano.  trovi tutti i nostri articoli anche sul sito web:  www.lastoriatutta.org Manifestazione delle donne durante le giornate di febbraio 1917 (marzo per il calendario occidentale) “Urlando come ossesse”: le operaie ribelli della fabbrica Falce e Martello  Mosca, 1927. È la “Giornata Internazionale della Donna” ed anche la gigantesca fabbrica metallurgica Falce e Martello ha organizzato celebrazioni ufficiali. L'Unione Sovietica è l'unico paese al mondo in cui quella giornata è una festa del calendario civile. Le orazioni ufficiali dal palco non possono fare a meno di ricordarlo: dieci anni prima la scintilla della rivoluzione di Febbraio si era accesa proprio con la grande manifestazione delle donne di Pietrogrado.  ...

Stereotipi. Le (molte) resistenze delle donne.

La narrazione storica delle lotte e dei fenomeni di opposizione passa spesso attraverso una sostantivizzazione maschile. L’aspetto femminile nei contesti bellici è eccezione, ausilio, mai costituzione e fondamento. A partire dal settembre del ’43, però, in molti ambienti italiani sono proprio le donne a tenere insieme il tessuto sociale, ad agire da imprescindibili fondamenta, struttura logistica, baluardo morale – quando non combattenti attive – della lotta armata antifascista.  Una pagina di storia troppo frequentemente occultata, oltraggiata, non interpretata. trovi tutti i nostri articoli anche sul sito web:  www.lastoriatutta.org Marie Moravec con i figli Vlastimil (a sinistra) e Miroslav (a destra) Il volto femminile nella narrazione della memoria La capsula si spezza tra i denti. Il cianuro è amaro, sulla lingua. Nel bagno di un appartamento di Praga la signora Moravec sorride. Quando il commissario tedesco sfonda la porta con una spallata è troppo tard...

Distorsioni. La spallata degli esclusi: operai, donne e stranieri contro il fascismo

Nel dopoguerra si è raccontata spesso la Resistenza sotto un profilo militare e con un'impronta patriottica, due aspetti che hanno avuto centralità ma che non esauriscono affatto la questione. È bene allora ricordare che la prima spallata al regime la diedero le donne e gli operai e che, in seguito, all'interno delle formazioni combattenti il contributo degli stranieri fu determinante. trovi tutti i nostri articoli anche sul sito web:  www.lastoriatutta.org Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto stato, olio su tela, 1941 Soli contro il regime, 1922-1943 «Noi antifascisti attivi eravamo incredibilmente pochi e ci sentivamo soli. Ricordo quel tempo come solitudine», avrebbe scritto l'azionista Vittorio Foa del ventennio fascista introducendo le sue   Lettere della giovinezza. Dal carcere 1935-1943 , rievocando gli anni di prigionia suoi e di coloro che tennero testa al regime. Non si può certo parlare di una limpida continuità, seguendo il tracciato c...